Depuratore: Levaggi vogliamo la verità!

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Depuratore di Chiavari: Vogliamo la verità

Abbiamo ascoltato con discreto stupore le parole del Sindaco Levaggi indirizzate verso il nostro gruppo di lavoro durante il telegiornale di Entella Tv trattando la questione depuratore comprensoriale. Le nostre sterili polemiche ad oggi hanno toccato tutti gli interventi urbanistici sulla città (da parte di privati) e il poco o nulla fatto sul pubblico. Nell’ultimo mese si è trattato argomenti tipo pulizia della città (sporca) apertura supermercato (aperto grazie a Lui senza averne titolo) posizioni organizzative (volute ancora non si sa da chi) porto in difficoltà (andremo a vedere chi ha firmato le convenzioni per la Marina Chiavari e il Comune e cosa c’è scritto) divieto di balneazione (non dichiarato sui mezzi d’informazione per cinque giorni, ma da Noi,) ed altro. Continueremo su questa “sterile” strada. Sempre con discreto stupore abbiamo ascoltato quanto propone (anzi minaccia) al M5s circa il depuratore. Prima delle nostre conclusioni consentiteci di ricordare questi passaggi.

– Il 19 giugno 2014  promosso dal gruppo consiliare “Noi di Chiavari” si tiene al S. Marco l’incontro pubblico sul Piano Regolatore Comunale, alla presenza dell’Assessore regionale alle Infrastrutture Raffaella Paita. Paolo Boggiano e Gianni Peruggi hanno illustrato le scelte operate per dare alla città un Piano che sia frutto di scelte condivise, interdisciplinare e che non perda di vista la situazione generale.  La destra integerrima (a parole) di Chiavari fa fare sfilata alla Paita. Capiremo poi il perché.

–  Nel dicembre 2014  ci preparavamo alle  elezioni  regionali di primavera ed in città, con insistenza, circolava  la voce dell’ingresso del sindaco Roberto Levaggi nell’eventuale listino di Raffaella Paita ( secolo 29-12-14). Girava talmente  tanto la voce da essere riportarla  sui giornali: Si scriveva: “se l’attuale assessore ligure alle Infrastrutture dovesse aggiudicarsi le primarie e se dovesse anche vincere le elezioni regionali, potrebbe portare in consiglio un gruppo di persone esonerate dalla caccia alla preferenza.  Era il cosiddetto listino dei sette futuri consiglieri (nominabili assessori) con scranno sicuro.  Levaggi dichiarava: ” se qualcuno mi chiederà un consiglio, lo indirizzerò verso Paita perché è il candidato che conosce il territorio e ci è sempre stato vicino, soprattutto durante l’alluvione. Se Paita non dovesse vincere, ci orienteremo sul candidato del centrodestra». Oppure «penso che il territorio abbia bisogno di politici radicati sul territorio; passando alle considerazioni politiche, credo che a livello regionale, in questo momento, il centrodestra non riesca a esprimere una leadership tale che permetta di contrastare il centro sinistra, questo non è certo imputabile ai sindaci del Levante» Infatti il 02 gennaio 2015 La consigliera Pd Stagnaro dichiarava” Gli accordi per governare la Liguria non si fanno con i sotterfugi, ma alla luce del sole e con appartenenze dichiarate»”

– Nel mentre stava nascendo la città metropolitana e si formava partendo come detto dai titoli di giornale  “dall’inciucio”  destra sinistra con titolo altisonante: “Il sindaco di Chiavari: un errore dividersi solo la lista unica ci dà garanzie” e lo diceva insieme al sindaco Valentina Ghio tanto per chiarire. Il primo di febbraio  2015 detto fatto Ghio vicesindaco, Levaggi assessore (pure urbanistica).

La farsa del progetto sul depuratore durante tutti questi bei momenti della politica insisteva ancora sulla colmata di Lavagna fino a marzo 2015 quando la Paita convoca tutti per il 17 marzo e prepara la virata. Quale virata?  Caduta l’ipotesi “colmatina”, La virata è verso la colmata di Chiavari, unica città del Tigullio Orientale ad avere un depuratore funzionante ed in quella primavera inizia e con Levaggi al fianco della Paita, Levaggi assessore alla città metropolitana, una smentita e l’altra

05 novembre 2015 All’auditorium San Francesco, incontro pubblico sul depuratore del Tigullio Orientale. Lo organizza la Città metropolitana relatori sono Enrico Pignone, consigliere metropolitano delegato all’ambiente che alla domanda da quando Levaggi conosce l’ipotesi colmata ricordiamo la risposta.

Le conclusioni le lasciamo a Voi, ma dobbiamo rispondere con veemenza ora che il Sindaco Levaggi gioca di nuovo a fare politica sporca. A mezzo tv, e questa volta non ritratterà come per le dichiarazioni per Pisani dichiarai M5S invece che fare polemiche sterili dovrebbe attivarsi verso il sindaco di Torino per allontanare il depuratore da Chiavari. Questi metodi ricordiamo che non ci appartengono, non fanno parte dei nostri ragionamenti, sono ingerenza da vecchia politica. Bloccheremo il depuratore perché opera senza senso per il nostro comprensorio con tutti gli altri mezzi a disposizione.

Dal sindaco Levaggi ci si aspetta almeno che conosca il funzionamento degli organi sociali di una azienda ed il sistema di nomina dei CdA, prima di tirar in causa l’Appendino, nuovo sindaco 5 stelle di Torino.

Purtroppo il PD con Fassino prima di essere sconfitti ha rinnovato le cariche di IREN e controllanti che scadranno tra il 2019 e 2021.

Ovviamente da questi soggetti nominati dalla politica non ci si può aspettare l’etica delle dimissioni, invito che l’Appendino ha già fatto se Levaggi se lo fosse perso.