Riceviamo con favore la notizia che la pista indoor potrebbe procedere sperando non sia l’ennesimo spot elettorale e ridefiniamo la nostra posizione sempre a favore dello sport, anche se naturalmente sull’area di colmata stiamo valutando una visione d’insieme che non possiamo sviluppare a scomparti. Nelle pieghe della notizia però scorgiamo alcune note di non poco conto. Il vice sindaco forse si avvia lanciato verso un ruolo di primo piano nella politica chiavarese e speriamo che ponderi le sue azioni o meglio le condivida con qualcuno perché ricordiamo la viabilità messa a punto in prossimità del comune che ancora rivendica una soluzione decente. D’altro canto leggendo il giornale, da qualcuno si farà spalleggiare. Non capiamo la logica con la quale venga accompagnato da un senz’altro attivo e meritevole imprenditore. Esso rappresenta il “sindaco ombra” oppure considera già privata l’area? perché con questo spirito e a sentore si sono già affrontati gli ultimi anni. Relativamente alla notizia invece chiediamo che il tutto venga valutato al meglio. Forse sarebbe più vantaggioso procedere con una pista nuova perché a fronte del previsto costo dei 4 milioni di euro dell’operazione, reputiamo non ci sia molto da sorridere per il gentile regalo. L’affare lo farà Chiavari o lo faranno a Genova dove liberano un magazzino occupato da tempo immemore? Si parla di una pista del 1990. Nella terra di “paga pantalone” si sono già distrutti praticamente tutti gli stadi fatti all’epoca, anche perché si parla di 27 anni or sono. Quindi non vorremmo che dopo la Chiavari capofila del Tigullio per il depuratore non si voglia fare l’ennesimo favore a qualcuno.