In questi ultimi giorni vediamo troneggiare sulle pagine web del Comune di Chiavari la notizia, ripresa anche dal Secolo XIX, dell’accordo raggiunto tra Banco di Chiavari, Apcoa, Ascom, Civ e ovviamente , Comune per l’iniziativa del Gratta e Sosta atta ad incentivare lo shopping nel centro storico della nostra bella cittadina.
Ben venga naturalmente qualsiasi iniziativa, ma a seguito di numerose segnalazioni da parte dei commercianti, riteniamo doveroso fare alcune considerazioni come segue.
La prima è generale ed è la solita critica di un Comune di Chiavari altalenante e incoerente relativamente alla programmazione; in un batter d’occhio si passa da aprire e chiudere una pedonalizzazione da un giorno all’altro a favorire lo shopping attraverso la politica dei parcheggi a distanza di due mesi.
Entrando nel merito della questione e cercando di dare un contributo, quello che non convince è che questa iniziativa non coinvolga tutti i negozianti, ma solo una parte di essi. Inutile valutare i numeri che Ascom e Civ sviluppano, poco interessanti per avvallare un discorso come positivo, anche alla luce di grandi numeri, ma visto che si sta parlando di denari pubblici, perché alcuni non affiliati debbono restarne per forza fuori. Non pare congruo. Non sarebbe stato più equo estendere questa sorta di promozione a tutti i negozianti ed i loro clienti piuttosto che favorirne alcuni? Visto poi che si tratta di un vantaggio relativo, non sarebbe stato più semplice proporre una frazione di sosta gratuito a tutti quelli che sceglieranno Chiavari per i loro acquisti durante le festività natalizie, oppure procedere alle tariffe a frazione come succede in alcune piazze di Genova? No caro Comune, la politica dei figli & figliastri, sempre riscontrata, proprio mal si addice al Natale.