Si ritorna a parlare del depuratore comprensoriale. È un tormentone che accompagna la vita politica del Tigullio da diversi anni ormai perché non si è ancora riusciti a trovare una soluzione che potesse trovare la condivisione di tutto il nostro territorio. Per questo abbiamo apprezzato le parole del sindaco di Chiavari Di Capua, che esprime la volontà di riaprire un tavolo di discussione per trovare una soluzione reale a questo problema. Chiediamo che si faccia quanto prima e che sia aperto non solo alle figure tecniche ma anche a tutti i sindaci del comprensorio coinvolti dal futuro impianto. Ricordiamo che la nostra proposta, quella più sensata ed economica, è quella di mettere a norma gli impianti già presenti, ma siamo anche consci che finche non sarà assorbito da tutti i sindaci – cioè fino a quando il progetto che si sceglierà non sarà il frutto di una scelta unitaria – rischierà sempre di arenare alla prima difficoltà. Anche per questo oggi è fondamentale sedersi ad un tavolo e decidere insieme.
Più passano gli anni e più diventa una corsa contro il tempo per scongiurare l’inevitabile sopraggiungere delle sanzioni europee. Ricordiamo inoltre che il prolungamento dei tempi aumenterà le giustissime richieste di rimborso da parte di quei cittadini che si vedono addebitata una quota non dovuta in bolletta per la depurazione delle acque per i ritardi della politica. Rimborso sancito da diverse sentenze, dovuto quindi a tutti i cittadini collegati ad una rete fognaria che ha un depuratore non a norma o che non lo sarà nei tempi consoni. Rimborso talmente riconosciuto che nel Ponente vede la regia dei comuni stessi per facilitare ai propri cittadini la compilazione dei moduli necessari per le richieste. I sindaci del Levante facciano lo stesso, mettendosi al servizio dei cittadini.
Gabriele Pisani, portavoce MoVimento 5 Stelle in Regione Liguria
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