DEPURATORE “IGNORATE TUTTE LE ALTERNATIVE PIÙ ECONOMICHE E SOSTENIBILI. ALLA FINE PAGANO I CITTADINI”

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È difficile fare un’analisi di un progetto che ancora non esiste. Ma possiamo già evidenziare alcune considerazioni politiche e tecniche sul depuratore del Tigullio.

Ricordiamo cosa scrisse Levaggi nella sua lettera al consigliere metropolitano Pignone il 12 agosto scorso: “Non è il Sindaco della Città di Chiavari (…) che deve reperire un sito idoneo, la soluzione si potrebbe trovare in un incontro indetto dal sindaco metropolitano Doria con i sindaci del bacino dell’Entella, dove io potrò dare un fattivo contributo a tale scelta.”
Ebbene, Levaggi ha rinnegato se stesso, proponendo la soluzione del Lido, come ha confermato lo stesso Pignone. Quanto al Partito Democratico, si sa, è sempre stato favorevole al depuratore comprensoriale anche alla Foce dell’Entella: un’autentica bomba innescata, ma per Iren questo ed altro… Altro gruppo propone di farlo in un altro comune, in un terreno costituente area golenale soggetta a frana e che andrebbe cementificata. Un’autentica follia: chi pagherebbe le conseguenze di una malsana progettazione come questa, in termini di costi e di piene? Naturalmente la foce, ossia Chiavari. Vogliamo cominciare a limitare i problemi o continuare a crearne?
Il M5S, come abbiamo sempre detto, è contrario a costruire un nuovo depuratore a Chiavari. Non si vede il motivo di creare una gravosa servitù, un problema idrogeologico senza pari, con spiagge per anni sconquassate, anzi forse per sempre, con la ciminiera, i camion che recupereranno i fanghi sfiorando o la fauna dell’oasi dell’Entella o i bambini che si divertono nel loro parco acquatico, costruito rubando il dazio in bolletta anche agli altri comuni “del genovesato”. Questa almeno è la barzelletta che vuol farci credere la nostra amministrazione, ma non sarà nemmeno così. Per quanto si passi da un comprensoriale in colmata ad un semi-comprensoriale al Lido, si tratta sempre di un depuratore ugualmente impattante, solo spostato di qualche metro. Al tempo stesso l’abbiamo sempre ribadito: Chiavari ha il suo, si facesse il terzo per la sponda dell’Entella lato Lavagna e, con quello per l’alta Fontanabuona e Sestri, sarebbero quattro e si arriverebbe finalmente alla nostra soluzione, la più logica per tutti, la più rapida, la meno costosa; ci si arriva dopo cinque anni, ma non è mai troppo tardi.
Il secondo ragionamento da fare riguarda, come premesso, la localizzazione: la carta di inondabilità ricorda che la fascia in oggetto è gialla e, dunque, la piena duecentennale potrebbe provocare già da sola i suoi problemi. Ma, oltre a questo, si prevede lo scavo per 10 metri al di sotto del piano della spiaggia, oltre il livello critico, in piena zona rossa dal punto di vista idraulico, come recita lo studio di dettaglio del PUC.
Naturalmente questo porterà l’impianto sotto il livello del mare, sottoponendolo alle falde, e sicuramente il deflusso idraulico verrà modificato. L’esecuzione avrà costi pazzeschi. La nuova versione dei due impianti costerebbe 57.300.000 euro per l’impianto di Chiavari da 140.000 AE e 32.700.000 per l’impianto di Sestri Levante, per un totale stimato di 90 milioni di euro. Queste nuove stime contraddicono pesantemente quelle fatte solo un anno fa dal gestore Mediterranea delle Acque, che prevedeva un impegno di spesa di 28.500.000 euro per l’impianto di Sestri Levante (stessa zona Ramaia). Non solo: addirittura la somma dei due impianti finisce per avere un costo superiore a quello dei quattro impianti singoli, che arrivava a 67.950.000 euro. Un confronto impari con la proposta del MoVimento 5 Stelle, che si fermava a 51.625.000 € per i quattro impianti separati. È, altresì, risibile la previsione di poter limare i costi previsti grazie alla gara, viste le esperienze di come gli appalti nel nostro paese partono da gare al ribasso e finiscono per andare oltre le previsioni. Le soluzioni per evitare tutto ciò c’erano. Si è scelto deliberatamente di non ascoltarle, preferendo battere una strada dannosa per l’ambiente e più costosa per i cittadini. Un brutto biglietto da visita per la campagna elettorale che Levaggi si prepara ad affrontare.
Me5s Chiavari Roberto Traversi