Colate di cemento a Chiavari

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Non può sfuggire al cittadino che la abita , né a chi vi ha una seconda casa, né a chi la frequenta per le sue bellezze, che la città di Chiavari sta rinunciando alla difesa del territorio, alla difesa dei propri spazi verdi e costieri, alla tutela della propria bellezza e delle proprie risorse di fronte a un pericoloso forte impulso alla cementificazione selvaggia. L’amministrazione chiavarese e in primis il sindaco sin dai tempi della campagna elettorale si sono sempre dichiarati a favore di una cementificazione ridotta e, se a inizio mandato, la situazione , un po’ per maggiore prudenza, un po’ per spirito di procrastinazione che tanto piace agli amministratori locali si presentava sotto maggior controllo, si sta ora assistendo a un’inversione di tendenza altamente preoccupante. Chiavari non ha ancora raccolto i frutti di ciò che sarà la vendita degli appartamenti Fara, non ha ancora visto completare i caseggiati e le relative opere pubbliche della prima parte di Preli, che avrà un enorme impatto sulla zona, che già autorizza varianti ai s.u.a per procedere con nuove costruzioni in zona ex convento clarisse, in circonvallazione, e ora al termine della parte di Preli. Si continua a lavorare su un Puc che non trova mai una forma definitiva e coerente ma vi è sempre spazio per varianti dell’ultima ora, in barba ai vincoli di non edificabilità, in barba alle difese delle sponde a mare e collinari.

In data 15/12/2016 la Conferenza di Servizi, riunitasi in seduta deliberante per l’approvazione dell’intervento ha assunto le proprie determinazioni conclusive favorevoli e che a seguito di ciò è stata assunta la determinazione motivata di conclusione del procedimento, tramite atto dirigenziale n. 48 del 28.12.2016, con il quale, preso atto dei pareri dei soggetti convocati e del consenso unanime espresso in Conferenza, è stata dichiarata la conclusione della procedura concertativa in oggetto ed è stato rilasciato il titolo abilitativo edilizio per la variante allo Strumento Urbanistico Attuativo per la zona ex convento Clarisse

In data 20/07/2011 la Conferenza di Servizi, riunitasi in seduta deliberante per l’approvazione dell’intervento per l’esecuzione di opere in variante al sua c 4.1.2 configuaranti varianti al vigente prg per il comparto Preli (richiedente SOCIETÀ PRELI S.R.L.) e che a seguito di ciò è stata assunta la determinazione motivata di conclusione del procedimento, tramite atto dirigenziale n. 47 del 27.12.2016, con il quale, preso atto dei pareri dei soggetti convocati e del consenso unanime espresso in Conferenza, è stata dichiarata la conclusione della procedura concertativa in oggetto ed è stato rilasciato il titolo abilitativo edilizio per la variante allo Strumento Urbanistico Attuativo di che trattasi.

Non può non risaltare agli occhi la tempistica frettolosa di fine anno , gli ultimi atti di un dirigente che ha terminato il mandato

Ci si dimentica di tutti i palazzi scheletro o non venduti presenti anche a Chiavari, non solo nel territorio di Lavagna, Carasco per restare vicini;non si tutela il valore delle case già esistenti, non si tutela il piccolo proprietario rispetto alle società con soci importanti. Chiavari sta iniziando a soffocare di cemento e di grigiore, contenitori vuoti non giovano a nessuno