Avanti Chiavari, prima le distanze ora l’amore?

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In merito all’articolo apparso ieri sul Il Secolo XIX a pagina 29 dell’edizione del levante dal titolo
“Avanti Chiavari «Elezioni politiche, votate per la Lega»”
vorremmo precisare quanto segue:

Nell’imminenza delle elezioni nazionali si sono riaccesi gli animi politici anche nel territorio chiavarese, con reciproci inchini dettati dalle convenienze di turno. Il gruppo “Noi di Chiavari “, appoggia Forza Italia e continua a sostenere la valenza di un depuratore comprensoriale, opera faraonica e deturpante per territorio e costa. Ma i chiavaresi si sono già espressi ed è inutile ogni nuovo giudizio. Quello che sorprende negativamente è che la lista civica” Avanti Chiavari”, che presiede Palazzo Bianco con il sindaco in carica, dimentica la natura civica, dimentica di aver preso solo 1387 voti al primo turno e che poi per sedere a Palazzo Bianco ha avuto la fiducia di un numero ben maggiore di cittadini che oggi meritano rispetto. Invece si lancia nel promuovere il voto alla Lega, partito dal quale aveva preso le distanze totalmente in campagna elettorale, specie dal leader Salvini. Oggi leggiamo con stupore anche che si definisce l’unica forza che si è opposta al depuratore comprensoriale. In qualità di rappresentante dei 5 Stelle e a nome del nostro gruppo voglio ribadire il nostro impegno che precede di anni quello di Avanti Chiavari, formazione nata recentemente, nel promuovere anche la difesa di depuratori più piccoli e innovativi.

Passando ad un ragionamento più politico credo che i cittadini non abbiano la convenienza a votare nessuno di questi partiti che, in fin dei conti, sono coalizzati e non antagonisti e, come si vede già a Chiavari, su questioni strategiche hanno una visione opposta, senza parlare di tasse, condoni, accoglienza, apertura ai Dem insomma ogni argomento sul quale si scontrano e mai incontrano quotidianamente. Si aggiunga che il leader di Forza Italia è allo stato attuale incandidabile e condannato in via definitiva, ma che ancora fa la morale nel nostro paese; inoltre i massimi vertici della lega sono condannati per sottrazioni di milioni di Fondi pubblici, hanno conti bloccati e gli esponenti locali, ora candidati, anche in Liguria, sono rinviati a giudizio per spese pazze in Regione. Su questo piano per la verità non va meglio il PD. Siamo abituati ormai a tutto, ma a livello locale un bel tacer non fu mai scritto.
Roberto Traversi