Scrivo in nome e per conto del Meetup 5 Stelle Chiavari, in riferimento alla riunione svoltasi ieri presso il Comune di Chiavari, relativamente alla gestione del Porto turistico. Tutti i dubbi fino ad ora rilevati dallo studio dei carteggi, delle convenzioni, sono purtroppo confermati. Si è parlato in particolare di Marina Chiavari ed Alaggi, con l’assenza di Tigullio Shipping, la parte che forse oggi preoccupa di più perché da questa dovrebbero dipendere le fortune della parte nuova del porto. Hanno provato a dimostrare il contrario, ma nel porto si conferma che si sia sviluppato un sistema a scomparti che sono cose diverse, lavorano insieme e non remano tutti dalla stessa parte. Aver legato al collaudo definitivo alcune clausole contrattuali evidenzia come da parte di qualcuno sia emersa la volontà di non avere quella chiarezza necessaria a far si che le situazioni si risolvano. Mi pare di ricordare che il Porto di Lavagna debba in parte ancora essere collaudato. Allora campa cavallo “che il contenzioso cresce”. La relazione del Dott. Mangiante, molto precisa e dettagliata purtroppo ha fatto emergere, oltre che coni d’ombra, anche questi errori del passato (passato tutto legato a questa amministrazione) che gioca forza vengono ora portati avanti senza presa di posizione di alcuno, soprattutto dell’Amministrazione, che come al solito ha delegato ed adesso finge di essere estranea, davanti a storture enormi che ieri sono venute fuori a piè sospinto. Lo stesso Dott. Mangiante ha ribadito che non si fanno figli e figliastri, ma il porto deve solo funzionare, ma ci sono debiti e crediti che non si possono riscuotere per gli errori presenti in questi contratti, che gioco forza li rendono irrisolvibili anche con il ricorso ai Tribunali. La vicenda del carro-ponte è grottesca e completamente fuori controllo perché per non farlo smontare, per il costo, è li a vagare in zona F. Poi da una parte si denuncia che l’area F, pur con la scusa che è ristretta rispetto al passato abbia incassi in caduta libera. Dall’altra parte però raccontano che qualcuno ha formalizzato un sistema per il quale arrivano le barche e queste non sono neppure registrate e possono stazionare in questo grigio amministrativo. Tutte questioni da puro danno erariale. Il dolce finale si è avuto quando il Dott. Mangiante ha illustrato una proposta transattiva tra Alaggi e Marina Chiavari di giugno 2016, ancora al suo esame, scritta integralmente, ma non riportante una cifra in Euro ancora da scrivere. Cifra in bianco per intenderci. Chi lo metterà quel numero? Chi ha fatto si che la vicenda del Porto abbia preso la piega del non controllo? Forse non servono i posteri per risolvere questa sentenza.
Addetto stampa Roberto Traversi