In tema spazzatura a Chiavari non smettiamo mai di stupirci.
Dopo il balletto di cifre relative agli appalti affidati due volte alla stessa ditta e a importi ben diversi, una differenziata da dimenticare per il decoro della città, il conferimento per anni di Borzonasca pare a spese dei chiavaresi, il diverso affidamento dell’umido che come calcolato da una forza politica pare sia lievitato grazie al bando a modifica del 23% (ma su quello indagano), l’acquisto del motorino aspira cacche ed infine il bando di Lavagna che giudica inidoneo chi ritira a Chiavari adesso una meravigliosa sorpresa.
Dai dati regionali di Radio Aldebaran emerge che Chiavari non sia compreso nei dodici comuni che raggiungono la quota minima di legge. Siamo andati a consultare sul sito del comune (il più inespressivo d’Italia, non propone turismo ed il meno trasparente con le delibere che spariscono dopo 20 gg.) emerge che il dato è fermo al 2014.
Chiediamo al Sindaco di rendere pubblici i dati forniti dalla Regione perché pare che neppure questa volta ci siamo. Ricordiamo contemporaneamente al Sindaco che anche se siamo in campagna elettorale il 30 giugno si dovrebbe pagare la rata tari. Sarebbe noioso ricevere i bollettini solo dopo il ballottaggio.
Chiavari dovrà tener ben presente gli anni del disonore, ma crediamo ci metterà un momento a dimenticare l’amministrazione Levaggi.