Felicemente apprendiamo che anche il Partito Democratico, attraverso le dichiarazioni di Lino Cama, stia accogliendo l’idea che la soluzione al problema del depuratore sia quella di affidarsi a più impianti di dimensioni ridotte. Da cinque anni sosteniamo con forza e convinzione che questa sia la soluzione più vantaggiosa: è notevolmente più economica, gestibile e più facilmente collocabile. Il sollievo è legato al fatto che – ricordiamo a noi stessi ed a chi ci legge – il Pd ha sempre sostenuto l’ipotesi dei megadepuratori comprensoriali, come quello originariamente previsto sulle sponde del fiume Entella, destinato a restringerne irreparabilmente la sezione idraulica alla foce.
Ribadiamo che il Mu5S di Chiavari è contrario alla costruzione di un nuovo depuratore al Lido. Significherebbe creare gravose servitù, un impatto idrogeologico senza pari e spiagge rovinate per anni – se non per sempre: non solo per la presenza evidente di un grosso camino ma anche, ad esempio, per il frequente movimento di mezzi per il recupero dei fanghi di risulta, che andrebbero ad impattare sulla fauna dell’oasi dell’Entella ma anche sui bambini che giocheranno in quel piccolo parco acquatico costruito grazie al dazio in bolletta pagato anche dagli altri comuni del “genovesato”.
Pur passando da un impianto comprensoriale posto in colmata ad uno semi-comprensoriale posto al Lido, si tratterebbe comunque di un depuratore molto impattante: solo spostato di qualche metro, e non nella direzione migliore.
Ricordiamo di seguito le idee di due candidati Sindaco che adesso siedono sugli scranni del Comune:
Giorgio Canepa (Sinistra in Comune e Partecip@ttiva): «Oggi la tendenza è mettere i depuratori dove sono i reflui e non viceversa. Noi vogliamo ammodernare Preli. Abbiamo proposto il depuratore “G-Turbo”, tecnologia italiana che ha vinto il premio impresa del ministero dell’ambiente: consente abbattimento dei fanghi del 70%, risparmi del 50 sia nel consumo di energia sia nei costi di manutenzione».
Marco Di Capua (“Avanti Chiavari”, “Marco Di Capua sindaco” e “Maestrale”): «Esiste dal 2006 il progetto per la copertura di quello di Preli, in regola fino al 2022, che costa 10 milioni. Invece i partiti, destra e sinistra insieme, vogliono gestire l’appalto da 90 milioni: pagato da tutti in bolletta. Levaggi ha indicato il Lido su pressione di chi vuole costruire in Colmata dove ha previsto 50 mila metri cubi di cemento: il doppio di piazza dei pescatori. Siamo i soli ad aver fatto ricorso al Tar».
Sembra che le idee siano convergenti su Preli. Non capiamo quindi come mai a sei mesi dalle elezioni si parli ancora di depuratore comprensoriale a Chiavari.