L’epilogo dell’era Levaggi è ben evidenziato dall’articolo apparso oggi sul SecoloXIX (http://www.ilsecoloxix.it/p/levante/2017/04/05/ASGb3hsG-chiavari_turismo_regione.shtml )
Chiavari, turisticamente parlando, è relegata ad essere l’hinterland di Sestri Levante secondo il portale http://www.Turismoinliguria.it gestito dall’agenzia di promozione turistica regionale. Il sindaco uscente, in 5 anni di governo, si è preoccupato più di intrattenere rapporti utili alla sua carriera politica che a curare i bisogni di una Città che vive di Commercio e di Turismo. La nostra città non viene considerata dagli operatori come una meta turistica, lo dimostra anche il fatto che negli ultimi anni diverse attività legate al turismo si sono perdute. Per diverso tempo siamo stati addirittura senza un ufficio di promozione turistica durante il mandato di Levaggi. Sentiamo adesso parlare di programmi elettorali in cui spunta molto spesso la parola turismo, ma in questi anni cosa si è fatto? Come abbiamo fatto ad arrivare a questo punto? Perché Chiavari con tutto il potenziale che ha, con i suoi sentieri, il suo parco botanico, il suo patrimonio culturale e la sua rinomata cultura enogastronomica deve essere il fanalino di coda di tutto il Tigullio?
Chiavari, nel tempo, è diventata solo una città di transito verso altri lidi come le 5 Terre e Portofino, noi vogliamo far cambiare marcia alla città e farla diventare non un posto di transito ma un posto dove fermarsi e dove poter spendere il proprio tempo fra le innumerevoli attrattive, sottostimate, che il nostro territorio offre.
Per fortuna la rete non dimentica, ci strappa un sorriso rileggere queste sue dichiarazioni del 2012 http://www.tigullionews.com/intervista-a-roberto-levaggi-candidato-sindaco-di-chiavari